Riattivazione dell’epatite B cronica dopo terapia con Infliximab nei pazienti con malattia di Crohn
Esiste poca informazione riguardo all’effetto dell’Infliximab ( Remicade ) sul decorso clinico della malattia epatica nei pazienti con malattia di Crohn e concomitante infezione da virus dell’epatite B ( HBV ).
In linea teorica, l’immunosoppressione indotta da Infliximab è in grado di facilitare la replicazione virale che potrebbe essere seguita da “flare��? o esacerbazione della malattia, quando la terapia viene interrotta.
Due casi di grave insufficienza epatica, associata all’infusione di Infliximab, sono stati descritti in pazienti affetti da malattie reumatiche.
Una ricerca, condotta presso tre ospedali della Spagna, ha esaminato i marker per l’epatite B e C, e la funzionalità epatica in 80 pazienti con malattia di Crohn, trattati con Infliximab.
Sono stati identificati 3 pazienti con malattia di Crohn, che presentavano un’infezione cronica da virus dell’epatite B.
Due dei 3 pazienti con infezione da HBV hanno riportato una riattivazione, in forma grave, dell’epatite B dopo interruzione della terapia con Infliximab. Un paziente è deceduto.
Un terzo paziente, che è stato trattato con Lamivudina al momento della terapia con Infliximab, non ha presentato un peggioramento né clinico né biochimico della malattia epatica, durante o dopo la terapia.
Dei rimanenti pazienti, 6 avevano ricevuto il vaccino contro l’epatite B.
Tre pazienti hanno sviluppato anticorpi sia contro l’antigene di superficie che contro la proteina del core dell’epatite B, con normali livelli epatici di aminotransferasi, mentre in un paziente sono stati rintracciati anticorpi contro il virus dell’epatite C, negatività per l’RNA di HCV ( virus dell’epatite C ), con normali livelli di aminotransferasi.
Ad eccezione dei pazienti con infezione cronica da HBV, non sono stati rilevati cambiamenti significativi della funzionalità epatica.
Secondo gli Autori i pazienti con malattia di Crohn, candidati alla terapia con Infliximab, dovrebbero essere sottoposti a test per l’individuazione dei marker sierici dell’epatite B prima del trattamento, e, se positivi, dovrebbero essere sottoposti a terapia antivirale.( Xagena2004 )
Esteve M et al, Gut 2004; 53: 1363-1365
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